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Come superare i limiti delle previsioni e ottimizzare la capacità produttiva su più stabilimenti

Nel complesso panorama manifatturiero di oggi, una delle sfide più ardue per i planner è l’incertezza. Prevedere la domanda con precisione a livello del singolo codice prodotto (SKU) è spesso un’impresa quasi impossibile. Volatilità dei mercati, cicli di vita dei prodotti sempre più brevi e la vastità dei cataloghi rendono le previsioni a livello granulare inaffidabili e soggette a continui errori.
Tuttavia, le aziende dispongono quasi sempre di dati di budget o di piani commerciali espressi a un livello più alto, più consolidato: per famiglie di prodotto, per mercati o per canali di vendita. Come si può colmare il divario tra questi dati strategici aggregati e la pianificazione operativa di dettaglio?

La risposta risiede nella pianificazione aggregata multilivello, un approccio strategico che trasforma un limite (l’impossibilità di prevedere il singolo) in un’opportunità di controllo e ottimizzazione.

Cosa sono i “Planning Item”? La chiave per pianificare l’aggregato

La pianificazione aggregata multilivello parte da un concetto fondamentale: smettere di concentrarsi sul singolo albero per guardare all’intera foresta. Invece di pianificare ogni singolo prodotto finito, si creano degli aggregati virtuali che rappresentano intere famiglie di prodotti con caratteristiche simili.

È qui che entra in gioco il modulo FINITE CAPACITY PLANNING della suite Compass360. Questo strumento permette di definire e configurare i Planning Item: veri e propri oggetti di pianificazione virtuali che raggruppano prodotti finiti omogenei.

A questi Planning Item è possibile:

  1. Associare dati previsionali di vendita: Si utilizzano i dati di budget o le previsioni commerciali consolidate, applicandoli direttamente all’aggregato.

  2. Definire politiche di pianificazione: Si stabiliscono le regole di stock, i lotti e le strategie di approvvigionamento per l’intera famiglia di prodotti.

Dalla teoria alla pratica: Planning Bill e Ciclo Master

Un Planning Item, da solo, è solo un contenitore. Per renderlo uno strumento di pianificazione efficace, Compass360 permette di associargli due elementi cruciali:

  • La Planning Bill (Distinta Base di Pianificazione): È una distinta base “media” o “rappresentativa” per l’intero gruppo di prodotti. Invece di esplodere i fabbisogni per centinaia di SKU, la Planning Bill calcola il fabbisogno di componenti e materie prime critiche in base alle percentuali di mix previste all’interno della famiglia. Questo permette di avere una visione chiara e aggregata dei materiali necessari nel medio-lungo termine.

  • Il Ciclo Master (Master Routing): Similmente alla Planning Bill, il Ciclo Master è il ciclo di lavoro “rappresentativo” del Planning Item. Definisce le fasi di produzione e le risorse (macchine, manodopera, linee) necessarie per produrre un’unità dell’aggregato.

Il vantaggio strategico: valutare la fattibilità a capacità finita

Il vero potere del Ciclo Master si scatena quando viene utilizzato per la pianificazione a capacità finita. Grazie a questo strumento, il sistema non si limita a generare un piano di produzione basato sulle previsioni, ma ne valuta la reale fattibilità confrontando il carico di lavoro richiesto con la capacità produttiva disponibile.

Questo permette di:

  • Supportare le decisioni strategiche: È possibile simulare scenari futuri (“Cosa succede se il budget di vendita per questa famiglia aumenta del 20%?”) e capire in anticipo se l’assetto produttivo è adeguato.

  • Identificare i colli di bottiglia: Si individuano le risorse critiche che potrebbero saturarsi nel medio-lungo periodo, dando il tempo necessario per intervenire (es. con investimenti, turni aggiuntivi, esternalizzazioni).

  • Definire l’assetto di capacità ottimale: Si ottengono le informazioni necessarie per bilanciare i carichi e strutturare la produzione in modo efficiente e sostenibile.

Sincronizzare la Supply Chain: la potenza della pianificazione multi-plant

La complessità aumenta quando un’azienda opera con più unità produttive. Come decidere dove produrre cosa?

La pianificazione multi-plant di Compass360 risponde a questa esigenza. Il sistema non solo genera proposte di produzione per i Planning Item, ma è anche in grado di allocarle in modo intelligente tra i diversi stabilimenti della Supply Chain.

Questa allocazione può avvenire in base a regole flessibili definite dal planner, come ad esempio:

  • Costo di produzione di ogni stabilimento.

  • Capacità disponibile e livello di saturazione.

  • Specializzazione produttiva di un plant.

  • Priorità di bilanciamento dei carichi di lavoro.

Il risultato è una perfetta sincronizzazione e integrazione produttiva tra gli stabilimenti, trasformando una catena di siti produttivi in un unico sistema coeso e ottimizzato.

Da pianificazione reattiva a governo strategico

Gestire la pianificazione aggregata multilivello e multi-plant significa passare da un approccio reattivo, che rincorre le emergenze, a un governo proattivo e strategico della produzione.

Grazie a strumenti evoluti come il FINITE CAPACITY PLANNING di Compass360, è possibile trasformare dati di budget ad alto livello in piani operativi fattibili, valutare l’impatto sulla capacità produttiva e sincronizzare l’intera Supply Chain. L’incertezza non scompare, ma viene governata, permettendo all’azienda di prendere decisioni migliori e costruire un solido vantaggio competitivo.

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