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Essere data-driven oggi: più facile a dirsi che a farsi

Negli ultimi anni il concetto di “essere data-driven” è diventato quasi uno slogan. Tutti ne parlano, tutti lo considerano un obiettivo imprescindibile, specialmente in ambiti complessi come la supply chain. Ma al di là delle intenzioni, quante aziende riescono davvero a prendere decisioni basate sui dati in modo concreto, quotidiano, strutturato?

La verità è che essere data-driven è molto più difficile di quanto sembri. Non per mancanza di tecnologia — al contrario, le soluzioni non mancano — ma per una questione di approccio, di cultura aziendale e, spesso, anche di visione strategica.

I dati ci sono… ma vengono usati davvero?

Oggi ogni azienda, anche piccola, ha a disposizione una quantità impressionante di dati. Parliamo di ordini, scorte, lead time, costi logistici, performance dei fornitori, livelli di servizio… e l’elenco potrebbe continuare. Tuttavia, questi dati spesso restano “silenziati” in sistemi che non dialogano tra loro, o peggio, vengono raccolti senza un obiettivo chiaro.

Non è raro vedere decisioni prese ancora “a sentimento”, magari appoggiandosi a esperienze consolidate ma senza il supporto di una reale analisi. Il rischio? Prendere strade sbagliate o, peggio, non accorgersi in tempo che qualcosa non sta funzionando.

Essere data-driven non è solo un tema tecnologico

Il vero cambiamento avviene quando la tecnologia incontra un mindset orientato all’analisi. Compass360, ad esempio, è una piattaforma di supply chain planning & execution che permette di avere una visione completa e strutturata dei processi decisionali, aiutando le aziende a trasformare i dati in azioni concrete.

Ma nessun software, da solo, può cambiare il modo in cui un’organizzazione prende decisioni. Serve volontà, competenza, e soprattutto una cultura del dato condivisa tra tutte le funzioni aziendali.

Dal dato all’azione: il vero salto di qualità

Essere data-driven non significa solo raccogliere numeri, ma tradurli in scelte operative. Significa sapere dove intervenire prima che un problema diventi una crisi, prevedere i colli di bottiglia, ottimizzare risorse e ridurre sprechi. È un percorso, non uno stato da raggiungere una volta per tutte.

Ecco perché abbiamo voluto approfondire questo tema nel nostro webinar “Essere data-driven oggi: più facile a dirsi che a farsi”. Abbiamo raccolto esperienze, casi reali e spunti concreti per aiutare le aziende a capire come passare dalla teoria alla pratica, e come una piattaforma come Compass360 possa supportare questo cambiamento.

Non hai potuto partecipare al webinar? Nessun problema.

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